La planimetria catastale è un metodo per determinare le dimensioni e la forma di un edificio. Può essere utilizzata per misurare l’altezza delle singole proprietà e dei seminterrati. Si utilizza anche per verificare la consistenza delle singole proprietà. Le carte planimetriche devono essere aggiornate ogni volta che vengono apportate modifiche all’edificio. Le modifiche possono cambiare la forma dell’edificio o la disposizione interna o esterna. Queste informazioni sono importanti perché il database catastale deve corrispondere a ciò che è stato costruito.
Errori nella planimetria catastale
Gli errori nelle planimetrie catastali sono spesso attribuiti a errori nella misurazione di un confine. Ad esempio, un rilievo catastale condotto in scala 1/500 ha un errore ammissibile di segni di confine di circa 5 cm. Ma questo errore è accettabile solo se gli offset sono molto più grandi dei confini imposti, come nel caso della misurazione catastale di una città.
Questo studio si concentra sul Catasto italiano, che ha recentemente digitalizzato molte delle sue mappe catastali. Gli autori suggeriscono l’uso di mappe digitali come alternativa alle mappe catastali tradizionali. Suggeriscono inoltre l’uso di controllori portatili in queste situazioni. I risultati dimostrano che la nuova procedura migliora la qualità delle mappe ed è applicabile a diversi sistemi di riferimento. Gli autori descrivono il nuovo algoritmo nel contesto del problema del recupero dei confini in Italia.
Validazione della planimetria catastale
I dati catastali basati sulle mappe sono una parte essenziale del processo di pianificazione immobiliare. Ma come si fa a validarli? Questo articolo esamina diversi metodi per la validazione della planimetria catastale. Il primo metodo prevede la delimitazione manuale dei confini catastali. Questo metodo è più accurato della delineazione automatica ed è particolarmente utile per determinare l’estensione del catasto senza confini.
La seconda metodologia prevede la convalida dell’accuratezza della planimetria catastale confrontando i dati con le aree poligonali, le misure sul campo e le distanze orizzontali. L’accuratezza è stata valutata utilizzando tre valori soglia: differenza di mezzo quadrato, differenza del 5% e differenza del 10%. I confini delle parcelle nelle aree urbane sono stati numerati da 23 a 14 quando la differenza al quadrato era del 5% o più. Per le restanti parcelle, le mappe catastali non sono state in grado di dimostrare l’accuratezza.
Alternative alla planimetria catastale
La componente catastale del Sistema di Amministrazione Fondiaria è fondamentale per un’efficace pianificazione territoriale e amministrazione del territorio. È qui che entra in gioco il database catastale digitale. In combinazione con un limitato rilievo in loco, i dati Geo-Eye1 sono stati utilizzati per costruire un database catastale senza soluzione di continuità. Queste tecnologie possono essere utilizzate in combinazione per migliorare i processi di pianificazione territoriale e di amministrazione del territorio. I vantaggi di questi nuovi strumenti sono molteplici.
Le mappe catastali cartacee comunemente utilizzate per la ricerca provengono da rilievi e mappature precedenti al 1920. Sono state preparate individualmente, invece di seguire un sistema di mappatura sistematico. Ciò significa che i confini delle parcelle adiacenti non si sovrappongono esattamente e a volte ci sono ampi spazi vuoti tra di esse. Inoltre, le mappe non sono standardizzate; i singoli fogli possono essere suddivisi in più mouzas, rendendo la suddivisione dei terreni in singoli appezzamenti largamente arbitraria.